ORATIO

  1. (08) BIBLIOGRAPHIE HELLENIQUE XVII TOME CINQUIEME
  2. 242 DE D. NICOLAO Myrensi Antistite ORATIO Habita eiusdem die festo, post Missarum solemnia IN ^EDE D. GEORGII GR^CORVM, Coram Illustrissimis, & Excellen- tissimis Patauini Studij Moderatoribus. Ijsdemque Dicata A CONSTANTINO CLARELLO Cretensi, Seminarij Flangi- niani Alumno. VENETIIS, M.DC.LXXXXI. Typis Io: Fran- cisci Valuasensis. SVPERIORVM PERMISSV. In-8° de 32 pages. Epitrededicatoire aux Reformateurs de l'Uni- versite de Padoue : Sylvestre Valier, Frederic Marcello et Ascagne Giustiniani. Bibliotheque de S. Marc (a Venise) : Miscell. 382.2. ΛΝΝΕΕ 1691 1Β7 Iddio collocato in quel sito, doue se non fondate, sostenete la osseruanza, e doue, se non date nuoue leggi, fatte custodire I'antiche : e se piace a filosofi che il produrre e il conseruare sieno una azione continuata, io vi veggo mirabilmente in cio confuso ed unito col Capistrano, succedendo voi a conseruare cio ch' egli produsse. L'esemplarita de' vostri costumi fa fede di quel molto accostarui che fate a Dio nell' orazioni: la pro- fondita e la chiarezza delle vostre prediche mostrano quanto grandi sieno state e sieno ancora le vostre fatiche in prender u possesso delle cognizioni migliori che vengono suggerite dalla Sacra Scrittura, da' Santi Padri e dalla Teologia : e della profondita e della chiarezza delle vostre prediche non I Italia sola, ma Γ Europa tutta ne fa pubblica testimonianza. Aggiungerei che, nelle dignita conferitegli da quattro sommi Pontefici, voi Γ eguagliate, ma souuenendomi che i nomi di dignita e d' onori sono d'orrore e non di lode al vostro isti- tuto, diro che, nel seruire al cristianesimo ed a suoi principi, voi non gli siete inferiore. II palesano i sudori da voi sparsi di ladal mare, e que' di cui va ancora molle il Vaticano. A tutto cio non vi e che opporre, e tutto cio vale a render ragione- Uole e giusta la risoluzione presami di dedicarui questo libro. Un motiuo vi e ancora che nulla meno puo appresso di me di quanto vi ho sin ora detto, ed e fondato sovra un titolo che come mi distingue da ogni altro cosi mi obb^iga ρίϊι d' ogni altro. Ε voi e me ha fatti Iddio nascere da un Regno, lo stre- pito e la maesta delle cui mine e tutto quel grande che puo fieramente consolare chiunque ha coraggio di pensare su le sue perdite. Creti e la nostra patria, ma non piu nostra : doppo le cui disauuenture voi avete sdegnato di voler piu altra patria nel mondo, e ve ne siete gettato fuori saluandoui su' confini del cielo nella religione de' Minori Osseruanti, ed io, affine di non perderla tutta, sono rimasto a gocerla nelle leggi e nel principe che la dominaua. La patria e gV infortunj comuni mi hanno talmente disposto Γ animo che stimo mio interesse tutta la gloria che si vanno acquistindo i cittadini 158 BIBLIOGRAPIIIE IIELLEMQUE dell' Ulustre e sfortunato Regno, ne credo di far torto all' idea dell' amor verso la patria se mi chiamo ubbligato a tutti coloro che adornandone la memoria ό coll' armi 6 colle lettere la vendicano contro gli oltraggi del destino. Questo sentimento mi ha fatto sempre riuolgere a voi tutta la stima e tulto l'amore da quando la prima volta in Venezia, in un mede- simo tempo, conobbi e la vostra fama e la vostra virtu, che venne poi a raddoppiarsi allor che Alessandro ottauo vi elesse in predicatore del Palazzo Apostolico : carica che risueglio in me la rimembranza di Alessandro quinto, anch' egli del nostro paese e della vostra religione, parendomi cose poco disuguali che, gia due e piii secoli, Alessandro quinto di Gandia insegnasse al mondo la verita, e che, a giorni nostri, il P. Michiel Agnolo di Candia la predicasse ad Alessandro ottauo, capo uniuersale di tutta la chiesa. Adunque a chi piu che a voi doueua io indirizare Γ opera presente, essendoui tirato anche dalla consanguinita che abbiamo nella patiia. Ma che direte voi, Reuerendissimo Padre, se, doppo auermi affaticato in dimostrarui quante ragioni particolari mi abbia per esercitare questo uffizio di rispetto, io douessi presentemente farmi da capo e pregarui che_ non vogliate considerare punto di cio che v' ho detto sin ora, ma por mente a cio che deuo dirui? II P. Antonio Maria Bianciii ha voluto da me che la Vita di questo santo fosse dedi- cata a voi, per auer egli piacere del vostro onore molto piu che qualsiuoglia motiuo che ne potessi aver io : e credete voi che me ne abbia io potuto dispensare? Egli ha preteso che, auen- dola io scritta per suo comando, io non vi potessi piu auer su alcun diritto, e che, trouandosene egli padrone, ne voleua disporre a suo talento : che amandoui egli per tanti titoli che insieme vi uniscono nella stima del mondo e nell' ingrandi- mento dell' osseruanza, io non aueua pretesti d' allegare per farui credere che quest' opera douesse dedicaruisi, essendo ella vostra nel suo amore, e andate qui pensando se un lettore di Metafisica nello Studio publico di Padoua sa ritrouar ragioni per conuincernii : egli ha tentati tutti i fonti insegnati da Aristotile, di cui porta, per consenso uniuersale, il sopranome, ha rafiinatc tutte le sottigliezze del vostro Scoto per guada- gnarmi, ed io vi confesso d' essermi reso piu agli eccessi dell' amore che vi porta che alle ragioni ch' abbia portate a me : tanto piu poi che mi pareua irragioneuole, quando anche auessi io auuta tutta la ragione di oppormi ad un uomo ch' esercito le cariche piu conspicue nella religione, nelle cariche tutte le virtu, nelle virtu, tutto il sapere e ch' e presentemente mio zio. Riceuete voi dunque quest' opera a suo nome, ma degnateui di riconoscere η 1 nome suo coll' ossequio anche il nome del Cataneo. Bibliotboque des Bollandistes (a Bruxelles) : 24. VIII.4.
  3. D. NICOLAO Myrensi