6 Orationc di Bessarionc Cardinal Niccno e Patriarcha di conslantinopoli a tutti gli Signori dilalia cτl'orlandogli contra il οurclio : Vulgarizate per lo Clarissimo huomo Miser Lodouico 1. 1211e n'est pas datιe. Publiιe u la suite des Cent-dix lettres JR. Franηois de Filelfe, p. 262. 1. Datιe du 12 des calendes d'octobre (211 septembre), sans millιsime, mais certainement 1471. Publiιe ΰ la suite des Cent-dix lettres gr., etc., p. -28J. ANNEE 1471
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Carbone alio Illustrissimo e prestantissimoDucaBorso. e prima
il proemio. (Au υ" du dernier feuillet :) FINIS .M .CCCC. LXXI.
In-8° (non in-4°) de 00 feuillets non chiffres, sans signatures ni
reclames. 23 lignes a la page pleine. Imprime en caracteres ronds,
les memes que ceux des Faceties de Pogge, Ferrare, 1471, et, par
consequent, sorti des presses d'Andre (-Belfort) Gallus, et non de
celles de Christophe Valdarfer, comme l'affirment certains biblio-
graphes. Rarissime. Vendu 2-4 fr. Gaignat ; 1 liv. 5 sh. Pinelli ;
25 fr. Brienne-Laire.
Nous reproduisons integralement l'interessante epitre dedicatoire
de Lodovico Carbone au duc Borso d'Este.
Gonsiderando meco infinite volte, illustrissimo duca c huma-
nissimo signor mio, la grandissima excellentia di quel sapien-
Ussimo padre e reuerendissimo Cardinale iNiccno, chiamato
per nome Bessarione, cbe adesso ha i) titolo del patriarchato
di Constantinopoli, mille fiate mi son marauegliato che gli
segnori cardinali e tutti gli principi christiani non si siano
accordali a douorlo elieger per dignissimo capo de la chiesa
di Dio, per general pastore de le smarite pecorelle christiane,
per magnanimo e prouidentissimo papa, ritrouandossi in lui
tal compagnia di tante vertude che non si potria facilmente
discernere quai sia la magiore : ο la summa doctrina, ο la
singular eloquenlia, ο la integritade di vita, ο la incredibile
prudentia, ο la grandeza danimo, ο la smesurata dolceza c
mansuetudine de costumi. Ognuno pur stupisse la profunda
scionlia sua : ma cerlo cum veritade potemo alfirmare la minor
vertu de Bessarione essor la scienlia, tanto son grande laltre
che non voglio dire che lui debba cercare il papato, ma il
papato gli doueria andar drieto a lui. Questa sola era la via di
poler liberar la Grecia da man de Turchi e recuperai- tanli
christiani paesi che cum bruta vergogna e viluperio de la
nostra fede habiamo perdutti, specialmcnle hauendo lui sempre
amato li latini forsc piu cha greci, come ne la famiglia soa
manifestamente se vede. Quai sia il feruore e lardenlissimo
animo suo a vldicar lenzurie del nemico coiiiuno e amorzare
lanta ignominia riceuula, chiaramente se dimostra in questc 18 lξiULIOr.RAPHIE HELLENIQUE
doe orationc mandate nouamente a tutti gli principi ditalia :
doue, inanli agli oclii ponendo il pericolo instante, confortagli
ad esscr tra loro concordi per amor de la religionc, e ancha per
il facto loro, e responde a tutte le apparente ragione che sanno
allegarc qncsti nostri, che si debba pur lassar venir il Turcho.
? miseri Italiani, po csser che quella semenza romana ne gli
italici cuori gia sia morta? Soleano gli buon Italiani andar a
trouar lin a casa qucste gιnie fιroce c gli loro tyranni caciar
de reami suoi e menargli a Roma catenati e imprigionarli : e
nui, tristi c sciagurati, comportemo che questi barbarazi tanto
presso ad Italia sauicinino ? Polemo soffcrirc il nemico di Dio e
nostro csscrne sopra le spale ?
Ma non voglio csser quel io che riprenda la negligentia e
tristitia nostra. Muouaui lauctoritade di tanto cardinale e vedete
buntade djuomo che, non potendo aiutarla patria come sιria il
desiderio suo, per ingegno c per eloquentia non gli vuol man-
chare. Ragionandomi adoncha di qucste oracione il doctissimo
& eloquenlissimo pbilosopbo e medico voslro expertissimo, ma-
gistro llieronymo Castcllo, e inanli chio le vedesse commendan-
domcle molto per la dcuoeione che ancora lui porta a quel padre
e signor, slimaua bene doue esscr opra digna e notabilc peroche
da quel ingegno non polria ussir senon cosse legiadre. Pur venule
aile manc mie gli trouai ancor piu che non pensaua, e lopinion
mia dal vero e soperchiata : onde intendendo che a la Sign or ia
voslra, per la beniuolcntia c reuerenlia che sempre hauclti haula
a sua paternitade, sιria cossagratissimase di latino si facesseno
vulgare per poter meglio comprenderc cgustar quegli buon luo-
chi da tal ingegno rilrouali, piu cha voluntieri mi ho tolloquesta
picola faticha di tradurui e vulgarizarui lutta questa bella ope-
rola, parendomi obligalo a dilatai' la lama soa si per il fructo
pigliato da Greci soi, si per la real corlcsia usala verso di me
lanno passato in mandarmi tanto graciosamente adonarquel suo
dignissimo libro minialo e nobilissimamente adornato scriplo c
composto da lui in dill'esa di IMatone ', che cerlo gia docenlo
1. L'ouvrage de Bessunon Contre le calomniateur de Platon. Voir ci-dessus,
page 1, n· 1. anni ncla diicsa di Dio non si feee si bella & utile opra. ? anche la materia ? laie clic non solamcnlo da lillcrali si voLc intendore chi son poclii, ma uniuersalmcntc da Into il populo christiano chc ami Ihonor di Dio e la gloria del sangue italiano. Non so quai duro cuore non si debba spezare legendo e udendo tal lamento cbe a quel di leremia profeta si po compararc. Acom- pagnemo cum le lacrime il nostro monsignore, chc senza mille suspiri e gemili non lia poluto scriuere. Biblioth. national·) du Paris (2 exempt.) : .1 1370 ni .1 2M2. Rιserve.