SGRITTVRE DIVERSE PVBLICHE ET AVTENTICHE

  1. (04) BIBLIOGRAPHIE HELLENIQUE XVII TOME PREMIER
  2. 169 SGRITTVRE DIVERSE PVBLICHE, ET AVTENTICHE Del q sier Aluise de' Bianchi da Venetia, fu contador ail' Officio dell' Vscita, q. sier Gieronimo; & di Donna Lucretia Figolina figliuola di Gio : Figolino Nodaro di Venetia, fu sua Consorte ; & di Domino Vincenzo Bianchi suo figliuolo ; con diuerse fedi autentiche sopra alcune falsita fatte dal detto Vincenzo Bianchi de Priuilegij Imperiali, & della Serenissima Signoria di Venetia ; & di vn asserto Testamento, che par fatto da Gieronimo Bianchi suo Auo ; doue si vede, che si sono sempre nominati de' Bianchi, fino all' anno 1623. IN VENETIA, 1. 'Ιστορία περ'ι τών έν Ίεροσολυμοις πατριαρχευσάντων, Βν. XI, chap. IX, g VIII, p. 1174. 2, Cette derniere assertion est inexacte, car il est etabli que Nicodeme Metaxas possedait encore son materiel d'imprimeur, apres avoir quitte Constan- tinople, a l'epoque ou il etait archeveque de Cephalonie. 244 BIBLIOGRAPHIE HELLENIQUE MDCXXVII. Appresso Francesco Baba. CON LICENZA DE' SVPERIORI». In-41? de 32 pages. Sur le titre : un arbre avec la devise PAX ALIT ARTE S. Rarissime et curieuse plaquette. L'auteur de cet opuscule est Jean-Andrι Ange-Flavitjs-Comnκne , prince de Macιdoine. Voir notamment pages 20, 24 et 25. Les pages 3-4 sont occupιes par l'ιpξtre dιdicatoire suivante : A GL' ILLUSTRISSIMI SIGNORI DELLA CITTA DI VITERBO La veritΰ θ che la famiglia Paleologa hebbe origine della cittΰ di Viterbo2. Il primo fω l'orator Cesareo Vitorieno, che di questo nome Paleologo della detta cittΰ si chiamasse, il quale, trasferitosi in Constantinopoli dell' anno poi 1117, prese per moglie Zoi, figliuola del conte impιriale Constan- tino Cantaguzeno e di Maria Angela Flavia Comnena, figliuola di Isatio III Comneno imperatore ; dalli quali nacquero molti figliuoli, d'onde sono discesi molti signori & imperatori. Et, perchι ho visto un certo arbore di detta famiglia con un libro stampato in Venetia senza licenza de' superiori, che mostrano l'approbatione del detto arbore di genealogia, il quale comin- cia solo da Emanuelle Paleologo imperatore, nel quai si vede la generatione di sette figliuoli & uno detto Theodoro Porfiro- genito, per il quale mostra che gιnιrasse di Leucosia (vulgo Bianca), figliuola di Reniero, prencipe di Corinto, Tebe & Atene, Emanuel Pietro sebastocrator, conte dell' Epiro, cognominato Bianco, & da questo mostra la descendenza de' Bianchi Paleologi sin ad un certo sig. Vincenzo Bianchi da Venetia, che si fa nominare Gr;an Mastro de Cavalieri di S. Giorgio et referendario apostolico. Et perchι dalle veri- diche historiι di diversi auttori & anco per moite & autentiche scritture & privilegij apparisce il contrario ; perchι il detto Theodoro Porfirogenito non ebbe figliuoli, restando senza suc- 1. La disposition du titre n'a ιtι conservιe que pour les trois premiθres lignes seulement. 2. Cette assertion ne repose sur aucun document sιrieux. ANNΙE 1627 245 cessori da lui procreati ; & di piω che la famiglia Paleologa non fω mai posseditrice, ne mai uso di creare cavalieri dιlia religione constantiniana dr S. Giorgio, sapendo che tal dignitΰ & magistrato aspetta alla famiglia Angela Flavia Comnena, come herede del magno Constantino imperatore, primo insti- tutore di quella, per il miracolo datoli da Dio nel cielo contra il tiranno Massentio, sin dell' anno 312 incirca, e da quelli sempre posseduta fin al di d'hoggi, corne ne fa ampla fede per suoi privilegij Michel Paleologo, primo imperatore di questa famiglia, & tanti altri imperatori & sommi pontefici ; si che mi θ parso cosa giusta & degna mandare alla stampa per un poco di principio le infrascritte Scritture per verificatione di quanto ho detto, & dedicarle sotto l'ombra dιlie VV. SS. illustriss., accio vedano & restino sicure dιlia veritΰ & buona volontΰ mia, ΰ quali faccio riverenza & bacio le mani. Di Venetia, il di ultimo novembre 1626. Di VV. SS. illustriss. servitore Il prencipe di Macedonia G. M. &c. A la page 24, figure, gravι en taille-douce, un sceau de Vincent Bianchi. Au dessous, on lit ceci : Illustrissimi sig. giudici dιlia corte d'essaminador, Accio in ogni tempo et luoco' apparisca la veritΰ dell' infra- scritte cose, intendo a perpιtua memoria provar io Gio. Andrea Angelo Flavio Comneno, prencipe di Macedonia, & gran mas- tro dιlia religione de' cavalieri angelici aureati Constantiniani sotto il titolo di S. Giorgio, l'infrascritto capitolo : Che Vincenzo Bianchi da Venetia, figliolo del q. Alvise, mentre serviva la fe. mem. dell' illustriss. & reverendiss. sig. cardinal Vendramino, patriarcha di Venetia, fece intagliare in questa cittΰ un sigillo simile al soprascritto; che, sopra lo scu' > & corona regale, vi θ un sudario con un motto che dice : In candore, & di sotto un' aquila con due teste & sotto i piedi tre stelle & piω basso in quartata un cigno & un castello con una vela nel mezo, & piω a basso una croce con sei gigli & 246 BIBLIOGRAPHIE HELLENIQUE un leone coronato & sbarrato, con d'intorno le lettere che dicono : Vincentivs Blancvs de Velate eqves comes palatinvs. Suivent les preuves. A la page 32, se trouve la gravure d'un autre sceau du mκme Vincent Bianchi, autour duquel on lit : Vinc. Blanc Paleolog. Com. V. S. Rιf.1. Bibliothθque Mazarine : n° 13757. « Cet opuscule de Jean-Andrι Comnθne est dirigι contre un livre de Vincent Bianchi, dont nous empruntons la description ΰ l'ιrudit et consciencieux Cicogna2 : « Libretto in-4° contenente numιro cinque opuscoli, impressi ognuno separatamente, senza numerazione di pagine. Ognuno di tali opuscoli ha varii documenti che produce Vincenzo Bianchi a provare ch' egli discende dalla stirpe impιriale Comneno-Paleologa. Sebbene alla fine di cadauno di detti opuscoli appariscano varie date di stampa e nomi di stampatori, nondimeno si scorge che tutti furono impresi dal Ciotti in Venezia nel 1618, data che ha l'ultimo di essi. Le date di questi documenti ? privilegi rimontano al 1445 e prosieguono fino al 1618. Gli stampatori appariscono Alessandro Paganino del 1520; gli eredi di Ottaviano Scoto e socii del 1523; Gabriele Giolito del 1555; Giambattista Ciotti del 1605, e lo stesso Ciotti del 1618. Viene di seguito l'albero dιlia discendenza di esso Bianchi, dal quale si verrebbe a rilevare che Vincenzio Paleologo di Bianchi ? Vincenzo Biancho Paleologo, al prιsente (1618) prelato in Roma θ figliuolo di Aloigi Bianco Paleologo q. Girolamo Paleologo q, Aloigi-Bianco (tutto un nome) Paleologo, il quale suo padre Aloigi (nato da Isabetta Michela fu di Vincenzo, fu di Nicolτ dollore, cava- liθre e procuratore di S. Marco) ando al possesso di un officio all' Insida, creτ molti cavalieri di S. Georgia di Famagosta in tempo di mons. Girolamo Ragazzoni, arcivescovo di quella ciltΰ, dove godeva un priorato e la commenda di S. llario ; e che mort del Ξ584. « Chi stesse a questo solo libretto crederebbe tutto veridico e tutto provato quanto il Bianchi asserisce. Ma pochi anni dopo, cioθ del 1627, fω smascherata l'impostura, e fu dato aile stampe l'altro opuscolo, che pur tengo nelle mie miscellanee : Scritture diverse (voir ci-dessus le titre complet)... La dedicazione θ diretta dal prin- cipe di Macedonia G. M. ec. (cioi da Giannandrea Angelo Flavio 1. C'est-ΰ-dire : Vtriusque signature? referendarius. 2. Inscrizioni Veneziane, tome V, pages 220-221. ANNEE 1627 247 Comneno, principe di Macedonia e Gran Mastro dιlia Religione de' Gavalieri Angelici Aurιati Costantiniani sotto il titolo di S. Georgia) ai Signori dιlia cittΰ di Viterbo, perchι la vera origine dιlia famiglia Paleologa θ da quella cittΰ.; e vi si dice : che un certo Vincenzo Bianchi da Venezia che si fa nominare Gran Mastro de Cavalieri di S. Georgio e Referendario apostolico, θ un impostore, e che l'albero da esso prodotto θ una falsitΰ. Quindi viene una sιrie di documenti a provaria, e queste sono altrettante fedi estratte da molti officii ed ottenute da varie autoritΰ, le quali dimostrano che i privilegi e diplomi assegnati ΰ stampa dal Bianchi non si trovano registrati negli originΰli, e che nei pubblici libri non si trova il cognome Paleologo unito a quello di Alvise f. di Girolamo Bianchi oppur Bianco, oppur.Z>e Bianchi... E in sostanza si fa vedere che ne dalle stampe del Paganino, ne da quelle dello Scoto, ne da quelle de' Gioliti uscirono mai tali privilegi, oppure, se uscirono, sono tutte falsitΰ. « Veggasi in maggior prova dιlia falsificazione di cotali docu- menti il libro in foglio diretto a smascherare una simile impostura di altro individuo, cioθ di Giannantonio Lazier , intitolato : La falsitΰ svelata contro a certo Giannantonio che vantasi de' Flavii Angeli Comneni Lascaris Paleologo, nell' esame dιlia pretesa sua disc'endenza di maschio m maschio da Emanuele II Paleologo, impe- radore di Costantinopoli. Parma, nella stamperia di S. A. S. MDCCXXIV. [Lazier pare anagramma di Lazeri). » Bien que Vincent Bianchi fϋt un imposteur et eϋt usurpι le glorieux nom de Palιologue, il n'en est pas moins vrai que des personnes trθs honorables le prirent au sιrieux. Tιmoin le savant grec Jean Cottounios qui, crιι par lui chevalier de S. Georges, se para de ce titre dans presque tous ses ouvrages. Un heureux hasard a mis entre nos mains l'original mκme du diplτme dιlivrι ΰ Cottounios : c'est une feuille de parchemin mesurant 415 millimetre's sur 485. Les documents de ce genre ιtant fort rares, nous croyons devoir reproduire intιgralement celui-ci. VitiCENTivs Blancvs Paljeologvs, Dei gratia Serenissimorum Cτnstantinopolitanorum Imperatorum prosapia ortus : Pelo- ponnesi. Thessaliaeque legitimus hseres ac Magnus Despota : Generalis Magister Militiae S. Georgij : March'io Sac. Romani Imperij : Dominus Epidauri, Thebarum, Athenarum & Corin- tbi : Copies S. Euphemire, Caesarese Pontificiaeque Aulae : Refe- rendarius Sanctissimi Domini Nostri Papas Vtriusque Signa- 248 BIBLIOGRAPHIE HELLΙNIQUE turae : Protonotarius Apostolicus : &c. Vniversis & singulis prιsentes nostras Litteras, sive hoc nostrum Privilegium, visu- ris, lecturis auditurisve Salutem & felicitatem. Cum sit quod Divinae iHi supremaeque voluntati, qua quidem omnia reguntur & gubernantur, sic olim placuerit ut quae diu Imperatorum Principumque Orientalium progenitorum nostro- rum Rιgna, opes amplitudinesque fuere, modo ditioni cuncta immanitatique subiaceant Turcarum : nobis propterea Caesareae nostrae PALJEOLOGiE Familiae antiqua haereditariaque munia ingenitasque auctoritates quoquo modo retinentibus, vices inde ac ipsam Occidentalium Imperatorum personam posse gerere iniunctum est. Nam, inter ceteros cum Reges turn Imperatores qui ab excidio Constantinopolitani Imperij maiores nostros eorumque omnes posteros gratijs, praeminentijs (sic) facultatibusque cumulaverunt, FRIDERICVS III IMP. maxime induisit, & concessit ALOYSIO-RLANCO PALiEOLOGO, Magno Peloponnesi Despotes, Proavo nostro, eiusque filijs, nepotibus, hseredibus successoribusque universis cuiuscunque generis ut Caesareo suo simul nomine ac vice possimus in per- petuum & valeamus titulos, gradus, honores, officia, digni- tates, praerogativas, indulta, gratias & quaecunque privilιgia ad libitum concedere. Quae omnia, in Imperialibus suis Litteris datis Lincij Pridie Idus Octobris Anno M.ID.XCI. contenta, non modo a successoribus suis, sed etiam a Summis Romano- rum Pontificibus, praesertim a Leone X, Clιmente VII & Gregorio XIII, confirmata approbataque fuerunt. Igitur, iure nostro sanguinis, auctoritatibusque Imperiali & Apostolica volentes nos, qui proeclaros eruditosque viros stu- diose esse colendos semper sumus arbitrati, virtutibus per- sonaeque in primis favere Perillust. & Excellent. Domini IOHANNIS COTTVNII, Patricij Berrœensis, F. olim D. Deme- trij, Philosophies, Medicinae ac Sacrae Theologies Doctoris, & in almo Bononiensi Gymnasio Graecarum humaniorumque littera- rum Primarij Professoris : moti celebritate atque adeo tam docti egregijque viri praestantia, quia perantiqui generis cla- ANNΙE 1627 249 ritudo, vitae ac morum honestas, aliaque, summae probitatis singularisque sapientiae additamenta, necnon in peragendis rebus circumspectio accurataque consideratio quibus ab horum omnium largitore Deo Opt. Max. est mirifice decoratus, dignis- simum ipsum absque dubio reddunt ut honores, titulos insi- gniaque aliorum Militum Equitumque accipiat : idcirco favo- ribus quibus possumus gratiosioribus, illum Nos Equitem seu Militem Sancti Georgij Martyris, sub Rιgula S. Basilij & pro- tectione B. Mariae Virginie ac D. Iosephi, tenore prœsentium facimus, constituimus, ordinamus, creamus & declaramus : decernentes ut idem gestare deferreque possit & valeat Crucem rubeam, auro circundatam, quae in ipsius medio, tanquam in circulo aut in ovato, imaginem perstringat S. Georgij equi- tantis, & in maioribus suis quattuor extremitatibus tria ampla folia repraesentet. Habeatque volumus facultatem & potesta- tem perpιtue gerendi aureas torques aureataque cuiusvis generis militaria ornamenta, & Equestris Ordinis locum et praeeminentiam tenendi ubique locorum & terrarum, necnon illis omnibus & singulis iuribus, Privileges, exemptionibus, immunitatibus, honoribus, dignitatibus & praerogativis utendi & gaudendi, quibus alij S. Georgij nobiliores praestantioresque Equitιs utuntur & gaudent. Ante tamen Religionis habitus susceptionem Crucisque delationem, faciat, in manibus ali- cuius personae in dignitate Ecclesiastica constitutae, fidei pro- fessionem fidelitatisque (un mot effacι) iuramentum. In quo- rum omnium & singulorum fidem & testimonium praemissorum praesentes nostras Litteras per infrascriptum Secretarium nostrum fieri, & manu nostra subscribi, Sigillique nostri, quo in talibus utimur, appensione muniri voluimus. Datum extra Portam Flaminiam Vrbis, Anno a Nativitate Domini Millesimo Sexcentesimo Vicesimo Sexto. Indictione IX. Die XV Aprilis. Vinc. Blan. Pal^ologus, etc. Dominicus Ascarellus Secret1. 1. Cette signature se troure au dos du diplτme, dans le bas, ΰ droite. Au dos et d'une autre ιcriture, on lit : Del quondam Demetrio Giovanni Cottunio Prof, et Doit, in Fi/osofia et Teologia etc. etc. etc. nobile Berroense. Le sceau qui ιtait appendu au diplτme a disparu. avec la devise : SAPIENS DOMINABITVR ASTRIS. Livre raris- sime. Les pages 556-564 sont occupees par une lettre d'Andre Eudae- mon Joannes ecrite de Rome et ainsi intitulee : EPISTOLA, QVAM DE RELAPS V AC MOR- te p?naque M. Antonij de Dominis Ingolstadium perscripsit Andreas Eudsemon- Ioannes. Bibliotheque nat. de Paris : D 7599 (Inventaire, D 5927), Reserve.