LE GLORIE DE GLI INCOGNITI Ο vero GLI IIVO-MINI ILLVSTRI DELL' ACCADEMIA DE' SIGNORI INCOGNITI DI VENETIA

  1. (08) BIBLIOGRAPHIE HELLENIQUE XVII TOME CINQUIEME
  2. 63 LE GLORIE DE GLI INCOGNITI Ο vero GLI IIVO- MINI ILLVSTRI DELL' ACCADEMIA DE' SIGNORI IN- COGNITI DI VENETIA. IN VENETIA, M.DC.XXXVII. Appresso Francesco Valuasense Stampator dell Accadcmia. In-4°de 8 feuillels non chiffres et 432 pages. Au recto du feuillet 2, planche allegonque dessinee par F. Ruschi ctgravce par I. Peci- ANNEE 1637 47 nus; au verso du feuillet 8, embleme de l'Academie par les memes artistes. En regard de chaque biographie, il y a un portrait. Tous ces portraits sont compris dans la pagination. Livre rare et recherche. Au recto du f. 3 : II segretario a chi legge. Au recto du f. 4 : Epigramme latine adressee par toute l'Acade- mie a son fondateur Gio. Francesco Loredan. Au verso du feuillet 4 : Epigramme latine au meme Loredan par Balthassar Bonifacius, academicusincognitus, sollicilus, humorista, philharmonicus elolympicus. Au recto du f. 5 : Racconto de' Signori Academici Incogniti che si ritrovano nel presente volume. (lis sont au nombre de cent- soixante, avec autant de portraits). Sur le feuillet de garde qui precede le titre dans l'exemplaire du present ouvrage conserve a la Marciane, on lit la note manuscrite suivante : iV'e creduto autore Gianfrancesco Loredano; ma il Ramello, nella sua Biblioteca degli Scrittori Rodigini, assiciira esserne in vece autore Girolamo Brusoni. C. C(astellani). Autre note collee sur la precedente, mais d'une ecriture inconnue : II Ramello e Μ errore. Esisle nell' Epistolario inedito di Bernardino Campello (di cui si legge apag. 8 /) una lettera del Loredano a questo ed una rispos(a del Campello, dalle quali chiaro apparisce esserne il Lore- dano autore. VEpistolario sopracilalo si conserva nella biblioteca dei conli di Campello in Spoleto. Cette question est d'ailleurs dis- cutee dans Mel/.i, Opere anonime e pseudonime, t. I, p. 465. Parmi les 160 Incogniti, on trouve trois Grecs : Constantin de' Rossi, Georges Serba et Leon Allatius. Nous croyons devoir repro- duce les notices biographiques consacrees aux deux premiers : GOSTANTINO DE' ROSSI DA CORFU Dopo l'ultima guerra di Cipri tanto lagrimosa alia Cristia- mta, partito da quel Regno, solo superstite della sua nobile ed antichissima famiglia , Nicolo de' Rossi, essendo caduti in quella funesta turbolenza Salamone, Costantino e Giovanni suoi fratelli, si fermo nell' isola di Corfu insieme con la moglie Mima Mozzanica, la quale, l'anno 1590, alii 7 d'ottobre, gli partori Costantino, hora vescovo di Veglia, e nostro Accade- mico. Fu Nicolo huomo a' suoi giorni non solamente famoso nelle lettere, ma versato ne' negotii politici, e di prudenza e di valore non ordinario. Figliuolo dunque di tanto soggetto, 48 BIBLIOGRAPHIE IIELLEN1QUE Costantino crebbe appena all' eta di 7 anni, che fu da Gio- vanni Mozzanica, suo zio materno, e vicario generale del car- dinal patriarca Lorenzo Priuli, chiamato a Venezia, dove, posto nel Seminariopatriarcale, soUo l'eccellente discipline de' Padri Somaschi, diede, in brevissimo tempo, altissimi saggi della fortunata riuscita che doveva fare nelle scien/.e e nella bonta de' costumi. Ma, finite- che hebbe il corso dcllc lettere humane, chiamato dalla divina inspiratione nella Religione de' medesimi Padri Somaschi, vi gitto incontante (sic) altissime radici di virtu, che han poscia germogliato e prodotto abbon- dantissimi frutti di merito e di perfettione. Quindi, passato a Roma, ad instanza del medesimo suo zio, all'hora auditor gene- rale d'Odoardo cardinal Farnese, ed uniti insieme gli studii della teologia e dellc lettere humane, si fece la strada a quella fama, che chiamatolo ancor giovinetto sopra i piu famosi pul- piti & alia presenza de' piu eminenti principi d Italia gli acquisto, con gli applausi de' popoli e la gratia de' grandi, accrescimenti di facolta e di riputalione. Ε Carlo Emanuele, Duca di Savoia, fra gli allri, per espressione del gusto ricevuto dalle sue prediche, oltre a molti regii regali falti a lui stesso, concesse alia sua Religione un luogo importante nella citta di Fossano. Fu egli altresi carissimo al gran cardinale Federico Borromeo, arcivescovo di Milano, che soleva communicare con esso lui i suoi santi e magnanimi pensieri. Quindi dalla sua Religione fu honorato della carica di Cancelliere, e gli assegno diversi gradi e governi, ma pero sempre contra sua voglia, per esser' egli naturalmente inchinato alia quiete & alia ritiratezza degli studii. Ε percio ancora grandemente con- tradisse alia sua promotione al vescovalo del Zante offerto«-li dal cardinal Zachia, per commandamento del Soramo Ponte- fice Urbano ottavo. Quale sodisfattione ricevessero i popoli di quell' isola dall' amoroso e cristiano governo di Costantino, chiaramente il dimostra la grandissima instanza che fecero alia Congregatione de Propaganda Fide all' hora che, essendo egli passato a Roma, dubitavano che piu non ritornasse fra ANNEE 1G37 49 loro, benche, per essere troppo tardi arrivata la supplica, non conseguissero il fine de' loro desiderii, havendolo il Sommo Pontefice, senza alcun suo pensiero, promosso al vescovato di Veglia. Vive egli hora a se stesso &alla sua chiesa con ottimo esem- pio di pastorale benignita, non lasciando di pascere i popoli del cibo vitale della parola divina, acquistando corone di glo- ria al suo nome ed eccessi di merito al suo spirito. Ha scritto Costantino varii componimenti di verso e di prosa toscani e latini, de' quali si veggono al presente alle stampe : La Viola, per san Carlo Borromeo. La Catena d'oro, per l'unione della citta di Genova. La Rosa, per la divotione del santissimo Rosario. II Firmamento, per santa Fermina vergine e martire. La Vita del beato Girolamo Miani, nobile Veneto, fondatore della sua Religione; & Un volume di Poesie latine ('). En tete de cette notice, on trouve le portrait de Constantin de' Rossi, grave par Z. Giacomo Pecini. Au-dessous on lit : Conslanli- 'ius de Rubeis Salaminius C. ft. Congreg. Somaschaz episcopus veglensis. Et plus bas ce distique : Hie bina fulget milra geminaque tiara, Orpheos et Davidis duplici item cithara. GEORGIO SERRA SCIOTTO Di Dario Serra e di Tomasina Giustiniano, famiglie nobili *n Genova, nacque Georgio in Scio, dove Georgio suo avolo s'era ricoverato. Fu questi capitano di vascelli famosissimo; °nde, quando si voleva tacciare qualche nocchiere in Levante, correva il proverbio « Egli crede d'essere il vecchio Serra. » Ma non punto inferiore al padre riusci Dario, havendosi egli (!) Pages 121-123. BIBLIOGHAIMIIE IIELLEMQUE 50 BIBLIOGRAPII1E IIELLENIQUE acquistato grandissima riputatione in Costantinopoli alia Gran Porta, & appresso molti principi cristiani; esscndo per molti anni stato governatore di lutti i casali